Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30841 del 22 luglio 2003

ECLI:IT:CASS:2003:30841PEN

Massima

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Il pubblico dipendente che attesta falsamente la propria presenza in ufficio, omettendo di indicare le assenze arbitrarie, commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico, in quanto tale attestazione può indurre in errore l'amministrazione pubblica circa la continuità della prestazione lavorativa, determinando il pagamento di retribuzioni non dovute e, pertanto, integrando altresì il reato di truffa. L'irripetibilità degli atti descrittivi di situazioni obiettive, come le relazioni di servizio, giustifica la loro acquisizione nel fascicolo per il dibattimento, a prescindere dalla qualificazione di tali atti come "atti irripetibili" ai sensi dell'art. 431 c.p.p. La mera difficoltà di lettura della sentenza non comporta la sua nullità, se è comunque possibile comprenderne il contenuto. Inoltre, la sottoscrizione della sentenza da parte del solo presidente del collegio giudicante è sufficiente, in quanto si presume che egli abbia agito anche nella veste di estensore, in assenza di indicazioni contrarie. Infine, l'omessa assunzione di una prova testimoniale non è rilevante ai fini dell'annullamento della sentenza, se le risultanze processuali sono comunque ritenute esaustive dal giudice di merito per la ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.:
Dott. CALABRESE RENATO LUIGI PRESIDENTE
1. Dott. NICASTRO FRANCESCO CONSIGLIERE
2. Dott. MARINI PIER FRANCESCO
3. Dott. CICCHETTI NUNZIO
4. Dott. NAPPI ANIELLO
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) Fr. Gu. N. il (...)
avverso SENTENZA del 04.02.2002
CORTE APPELLO di CATANIA
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere MARINI PIER FRANCESCO
La Corte osserva:
La Corte di Appello di Catania, con la decisione in epigrafe, ha rigettato l'impugnazione proposta da Fr. Gu. ricorre per cassazione, tramite il difensore, avverso la sentenza 12.2.2000, con la quale il Tribunale della stessa città lo aveva condannato a mesi 9 di reclusione (pena sospesa) oltre al risarcimento dei danni in favore del Comune di S. Gi. La…

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