Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45877 del 2 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:45877PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, quale misura restrittiva della libertà individuale, può essere legittimamente disposto dal giudice competente solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di specifiche esigenze cautelari, debitamente motivate. Tali esigenze devono essere attentamente valutate dal giudice, il quale deve verificare la sussistenza di concreti e attuali pericoli di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio, in relazione alla natura e alle modalità del fatto, alla personalità dell'indagato e alle sue condizioni di vita, personali, familiari ed economiche. Il provvedimento cautelare deve essere revocato o modificato quando vengano meno le ragioni che ne hanno giustificato l'adozione, essendo il principio di proporzionalità un canone fondamentale che impone di limitare la libertà personale solo nella misura strettamente necessaria. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare attentamente la perdurante attualità delle esigenze cautelari, anche in considerazione di eventuali mutamenti intervenuti nella situazione personale e processuale dell'indagato, come la cessazione del rapporto di lavoro che ha dato origine ai reati contestati. Inoltre, il giudice deve verificare che il compendio indiziario, pur se costituito da numerose e incontroverse conversazioni intercettate, sia effettivamente idoneo a giustificare il mantenimento della misura cautelare, senza basarsi su mere congetture o ipotesi. In caso di sopravvenuta carenza di interesse, dovuta alla revoca della misura cautelare, il ricorso per cassazione deve essere dichiarato inammissibile, senza che ciò comporti la condanna del ricorrente alle spese del procedimento o al pagamento di una sanzione pecuniaria, in assenza di una vera e propria soccombenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - rel. Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/04/2022 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe indicato, il Tribunale di P…

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