Il rifiuto della domanda di emersione dal lavoro irregolare per insufficienza reddituale del datore di lavoro non preclude al lavoratore straniero il rilascio del permesso di soggiorno per attesa occupazione, ai sensi dell'art. 5, comma 11-bis, del d.lgs. n. 109/2012, salvo che non emergano elementi concreti che lascino ritenere l'instaurazione del rapporto di lavoro del tutto fittizia e frutto di un accordo in frode alla legge tra lavoratore e datore di lavoro. L'amministrazione è tenuta a verificare la sussistenza dei presupposti per il rilascio di tale permesso di soggiorno anche quando il procedimento di emersione sia stato archiviato per cause imputabili esclusivamente al datore di lavoro, come l'insufficienza del reddito minimo richiesto dalla legge, senza che ciò comporti necessariamente la conclusione negativa del procedimento. Inoltre, il breve termine concesso per l'integrazione documentale, senza indicazione di un termine massimo, rende illegittimo il provvedimento di archiviazione adottato prima della materiale consegna della documentazione integrativa, in quanto non consente al lavoratore di disporre di un congruo lasso temporale per adempiere all'onere probatorio richiesto.