Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 45819 del 27 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:45819PEN

Massima

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Il possesso di sostanze stupefacenti, ove non risulti l'immediata destinazione al consumo personale, comporta la presunzione di finalità di spaccio, la cui prova incombe sull'accusa, senza che possa essere addossato all'imputato l'onere di dimostrare la destinazione esclusiva all'uso personale. Tuttavia, elementi quali la quantità modesta della sostanza, l'assenza di dosi già confezionate, la mancanza di contatti con la criminalità organizzata e la verosimile giustificazione fornita dall'imputato, possono indurre il giudice di merito a ritenere che il possesso fosse finalizzato al solo consumo personale, purché la motivazione in tal senso risulti adeguata e immune da vizi logici. Il giudice di legittimità può sindacare la valutazione del giudice di merito solo in caso di manifesta illogicità o mancanza della motivazione, non potendo sostituire la propria ricostruzione dei fatti a quella operata dal giudice di primo e secondo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. BRUSCO Carlo G. - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MI. GI. AN. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 324/2006 CORTE APPELLO di POTENZA, del 24/11/2006;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CLAUDIO D'ISA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DL P…

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