Cassazione penale Sez. III sentenza n. 35198 del 18 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35198PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalla gravità del reato contestato, dalle modalità e circostanze del fatto, nonché dalla personalità dell'indagato, la quale può essere evinta anche dalla natura particolarmente efferata e traumatica degli atti commessi, specie se ai danni di minori in tenera età. Inoltre, il pericolo di fuga può essere adeguatamente motivato sulla base di precedenti condotte di allontanamento dalla residenza familiare e di possibili contatti all'estero, senza necessità di ulteriori elementi concreti. La valutazione di inadeguatezza degli arresti domiciliari, fondata sull'inidoneità dell'abitazione a contenere il pericolo di reiterazione, preclude la possibilità di applicare misure alternative come il braccialetto elettronico, senza che il giudice sia tenuto a motivare ulteriormente su tale opzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 17.1.2017 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Donatella Galterio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Corasaniti Giuseppe che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), sostituto processuale dell'avv. (O…

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