Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36628 del 6 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:36628PEN

Massima

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Il falso in atti finalizzato all'indebita percezione di prestazioni previdenziali e assistenziali integra il delitto di tentata truffa aggravata, anche qualora il lavoratore abbia effettivamente svolto attività lavorativa, in quanto la denuncia di rapporti di lavoro fittizi esclude la sussistenza dei presupposti per l'erogazione dei benefici richiesti. La recidiva, valutata in relazione alla spiccata propensione del soggetto a commettere reati della stessa specie, legittima l'applicazione di un trattamento sanzionatorio più severo, a prescindere dalla risalenza temporale dei precedenti penali, in quanto espressione di una persistente pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - rel. Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria, in data 24 maggio 2012, di conferma della sentenza del Tribunale di Palmi, in data 13 ottobre 2010;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. Franco Fiandanese;

Udito il Pubblico Ministero in persona del sostituto procuratore Generale Dott. Aniello Roberto, che ha concluso per l'inammissibi…

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