Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20201 del 16 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20201PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato sussiste quando il compartecipe, pur non avendo materialmente eseguito l'azione criminosa, abbia comunque contribuito alla sua realizzazione attraverso un apporto intellettivo e volitivo, anche se non direttamente causale rispetto all'evento. Pertanto, il concorrente morale risponde dei reati commessi dai correi, anche di quelli non espressamente voluti, purché riconducibili all'azione criminosa concordata e prevedibili come possibile sviluppo della stessa. Tuttavia, la responsabilità del compartecipe ex art. 116 c.p. può essere configurata solo quando l'evento diverso non sia stato voluto neppure sotto il profilo del dolo indiretto (indeterminato, alternativo od eventuale) e, dunque, a condizione che non sia stato considerato come possibile conseguenza ulteriore o diversa della condotta criminosa concordata. Inoltre, la determinazione in concreto del trattamento sanzionatorio, anche in relazione agli aumenti ed alle diminuzioni previsti per le circostanze aggravanti ed attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, che la esercita in aderenza ai principi enunciati negli artt. 132 e 133 c.p.; pertanto, la graduazione della pena non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico e sia sorretta da sufficiente motivazione. Infine, il diniego delle attenuanti generiche richiede lo specifico apprezzamento di precisi elementi positivi che orientino la discrezionalità del giudice verso l'attribuzione di una sanzione meno afflittiva, senza che sia necessario un'analitica esposizione di tutti i criteri adottati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3209/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 03/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/04/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RECCHIONE SANDRA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS) e (OMISSIS) per (OMIS…

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