Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25966 del 13 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:25966PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, nel giudizio di legittimità sui provvedimenti cautelari, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito in ordine alla ricostruzione dei fatti e all'apprezzamento degli elementi probatori, purché la motivazione del provvedimento impugnato sia adeguata, coerente ed esente da errori logici e giuridici. Il controllo di legittimità è limitato alla verifica della congruità delle argomentazioni rispetto al fine giustificativo del provvedimento e all'assenza di illogicità evidenti, senza poter sindacare la sufficienza e la razionalità della motivazione sulle questioni di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Reggio Calabria - sezione per il riesame, datata 10.8.2012;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Margherita B. Taddei;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, dott. STABILE Carmine che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISS…

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