Cassazione penale Sez. V sentenza n. 50678 del 29 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:50678PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso, così come la sua partecipazione a condotte delittuose quali estorsioni, danneggiamenti e incendi, possono essere desunti da elementi indiziari, come il contenuto di conversazioni intercettate, la presenza del soggetto in determinati luoghi e contesti, nonché il suo interessamento successivo all'esecuzione di tali atti criminosi. In tali casi, il linguaggio e i comportamenti tipicamente mafiosi, anche se non esplicitamente minacciosi o violenti, possono integrare gravi indizi di colpevolezza, in assenza di specifiche e puntuali contestazioni da parte del soggetto indagato. Il giudice, nel valutare il quadro indiziario, può prescindere da eventuali discrepanze di dettaglio tra le risultanze investigative e i fatti contestati, ove ritenga che tali divergenze siano riconducibili a mere variazioni o enfatizzazioni nell'esposizione dei fatti da parte degli interlocutori. Pertanto, la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, può essere affermata anche in assenza di una perfetta corrispondenza tra gli elementi probatori e la ricostruzione dei fatti contenuta nell'imputazione provvisoria, purché il giudice ritenga comunque dimostrata la responsabilità dell'indagato sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi indiziari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/04/2015 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCA MORELLI;
sentite le conclusioni del PG Dr. CASELLA GIUSEPPINA, per il rigetto del ricorso;
Udito il difensore avv. ((omissis)), che chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Viene proposto ricorso avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Palermo che, pronunciandosi sulla richiesta di riesame, …

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