Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 16323 del 18 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16323PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comportamento gravemente colposo, idoneo a escludere il diritto all'indennizzo per ingiusta detenzione, può concretizzarsi sia in condotte processuali che in comportamenti extraprocessuali, come la grave leggerezza o la rilevante trascuratezza nelle frequentazioni, tenuti sia anteriormente che successivamente al momento restrittivo della libertà personale, anche qualora tali comportamenti non integrino reato. Pertanto, il giudice della riparazione, nel valutare la sussistenza della colpa grave ostativa all'indennizzo, deve analizzare i comportamenti complessivamente tenuti dall'interessato, ivi compresi quelli precedenti all'inizio dell'attività investigativa e alla relativa conoscenza, qualora tali comportamenti siano idonei a ingenerare nel giudice che ha emesso il provvedimento restrittivo il convincimento di una probabile partecipazione dell'interessato ad un'associazione di tipo mafioso. In particolare, la permanenza di rapporti con soggetti gravati da specifici precedenti penali, tali da far ritenere la partecipazione dell'interessato a un'associazione malavitosa strutturata sul modello mafioso e il suo coinvolgimento in singoli episodi delittuosi, integra il comportamento gravemente colposo idoneo ad escludere il diritto all'indennizzo per ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/02/2021 della CORTE APPELLO di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELA DAWAN;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS), a mezzo del difensore, ricorre avverso l'ordinanza della Corte di appello di Palermo che ha rigettato la domanda di riparazione per ingiusta detenzione dallo stesso proposta, per essere stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere in or…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.