Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30371 del 15 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30371PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. e la conseguente presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, ai sensi dell'art. 274 lett. c) c.p.p., devono essere adeguatamente motivate dal giudice, anche in relazione alla valutazione complessiva degli elementi probatori, alla loro attualità e concretezza, nonché all'effettiva riferibilità degli stessi all'indagato, senza limitarsi a un mero richiamo a intercettazioni ambigue o a precedenti procedimenti penali. Il giudice è tenuto a esaminare puntualmente le deduzioni difensive volte a contestare la valenza indiziaria degli elementi posti a fondamento della misura cautelare, motivando in modo specifico il rigetto di tali argomentazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/10/2015 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GORJAN SERGIO;
lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. ORSI LUIGI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per il rigetto.
Udito il difensore dell'indagato avv. (OMISSIS) del foro di Castrovillari che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN F…

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