Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27894 del 8 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27894PEN

Massima

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La modifica o aggiunta successiva alla redazione di una cartella clinica, pur in assenza di dolo specifico, integra il reato di falso in atto pubblico, in quanto la cartella clinica deve essere redatta contestualmente agli eventi clinici e acquisire carattere di definitività, non essendo più nella disponibilità del suo autore. Tutte le successive modifiche, aggiunte, alterazioni e cancellazioni, salvo che si risolvano in mere correzioni di errori materiali, costituiscono falsità in atto pubblico, in quanto la cartella clinica adempie la funzione di diario della malattia e di altri fatti clinici rilevanti, la cui annotazione deve avvenire contestualmente al loro verificarsi. Ai fini della configurabilità del reato di falso in atto pubblico, è sufficiente la coscienza e volontarietà dell'immutazione, non essendo normativamente postulato il dolo specifico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Mo. Gi. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 13-6-05 dalla Corte di appello di Messina;

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giuliana Ferrua;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito per la parte civile, l…

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