Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28844 del 15 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:28844PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente, pur non avendo realizzato l'evento morte, ha posto in essere atti idonei e univocamente diretti a cagionare la morte della vittima, manifestando un proposito omicidiario, anche se l'azione criminosa si è interrotta per cause indipendenti dalla sua volontà. A tal fine, rilevano la modalità proditoria dell'aggressione, l'utilizzo di un mezzo idoneo a provocare la morte, la reiterazione e la violenza dei colpi inferti, le regioni del corpo della vittima attinte e la gravità delle lesioni prodotte, nonché le esternazioni dell'agente circa l'intenzione di uccidere, a prescindere dall'effettiva verificazione di lesioni ossee o dalla mancata realizzazione dell'evento morte. Tali elementi, valutati complessivamente, consentono di affermare la sussistenza del dolo di omicidio, anche in assenza di un risultato letale, ove l'azione criminosa risulti obiettivamente idonea a cagionare la morte della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BU. PA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/07/2008 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv.to ((omissis)) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

SVOLGI…

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