Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 6444 del 10 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6444PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando vi sia una condotta abituale, caratterizzata dalla reiterazione nel tempo di atti lesivi, anche non necessariamente gravi, che determinino sofferenze fisiche o morali, creando nelle vittime uno stato di soggezione e timore incompatibile con normali condizioni di esistenza. L'elemento psicologico del reato consiste nella consapevole volontà dell'agente di porre in essere una condotta oppressiva e prevaricatoria, pur in assenza di una deliberata malvagità, essendo sufficiente che egli abbia coscienza e volontà delle proprie azioni e della conseguente sofferenza inflitta ai soggetti passivi. La serialità e abitualità del comportamento non richiedono necessariamente un apprezzamento del dato temporale ampio e protratto, potendo essere integrata anche da condotte reiterate per un periodo più limitato, purché idonee a cagionare uno stato di vessazione e umiliazione continuo. Ciò che rileva è la reiterazione di comportamenti aggressivi, anche verbali e non necessariamente gravi, che si impongano come codice di comunicazione abituale con i familiari conviventi, determinando in essi uno stato di angoscia e paura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/5/2016 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha chiesto dichiarare l'inammissibilita' del ricorso, e l'avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO …

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