Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16931 del 4 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16931PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso proposto dall'indagato avverso l'ordinanza di conferma della custodia cautelare in carcere, ritiene inammissibile il ricorso in ragione della rinuncia presentata dal difensore a ridosso dell'udienza di discussione. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese del procedimento e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, senza che ciò determini la rimessione in libertà dell'indagato, in relazione al quale la cancelleria provvede agli adempimenti di legge. Il principio di diritto affermato è che la rinuncia al ricorso, presentata tardivamente, rende inammissibile l'impugnazione, con conseguente condanna del ricorrente alle spese e al pagamento di una somma in favore della cassa delle ammende, ferma restando la misura cautelare applicata. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare il rispetto del principio di ragionevole durata del processo e di garantire l'effettività del sistema delle impugnazioni, impedendo che il ricorso possa essere utilizzato in modo strumentale o dilatorio. La rinuncia tardiva al ricorso, infatti, pregiudica l'economia processuale e la celere definizione della vicenda giudiziaria, ragion per cui essa determina l'inammissibilità dell'impugnazione, con le conseguenti statuizioni in tema di spese e di versamento di una somma in favore della cassa delle ammende. Il principio affermato è volto a sanzionare comportamenti processuali dilatori o strumentali, al fine di assicurare l'effettività del sistema delle impugnazioni e il rispetto del principio di ragionevole durata del processo, valori essenziali per il corretto funzionamento della giustizia penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

GA. Fi. Vi. , nato il (OMESSO);

avverso la ordinanza pronunziata ex articolo 309 c.p.p. in data 22.10.2009 dal Tribunale di Bari.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

Udita la relazione fatta dal consigliere Dott. M. ((omissis));

Udito il Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

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