Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15472 del 20 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:15472PEN

Massima

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L'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale nei confronti di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso richiede l'accertamento dell'attualità della loro pericolosità sociale. Tale requisito non può essere desunto in via presuntiva dalla mera permanenza del vincolo associativo accertato in precedenza, ma deve essere valutato concretamente dal giudice, tenendo conto di tutti gli elementi sintomatici del possibile abbandono delle logiche criminali, come il comportamento tenuto durante la detenzione, l'assunzione di uno stile di vita improntato al rispetto della legalità e l'assenza di collegamenti con l'ambiente criminale di riferimento. Ove siano emersi elementi positivi in tal senso, il giudizio di pericolosità attuale non può fondarsi esclusivamente sulla pregressa condotta delittuosa, ma richiede un'approfondita valutazione della personalità del soggetto e della sua effettiva capacità di reinserimento sociale, anche alla luce del principio rieducativo della pena. Il giudice è pertanto tenuto a verificare concretamente la sussistenza di tutti i presupposti per l'applicazione della misura di prevenzione, senza poter fare ricorso a mere presunzioni, specie quando il periodo di detenzione abbia consentito al soggetto di intraprendere un percorso di recupero e di distacco dalle logiche criminali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - rel. Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 30/09/2021 della CORTE DI APPELLO DI NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SARACO;
letta la requisitoria del Pubblico ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
a seguito di trattazione a norma dell'articolo 611 c.p.p..
RITENUTO IN FATTO
1. (OM…

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