Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27846 del 19 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:27846PEN

Massima

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Il reato di truffa militare aggravata e continuata si configura quando l'agente, approfittando della fiducia e dello status di commilitone, prospetta falsamente ai colleghi la possibilità di conseguire in tempi brevi un particolare diploma di lingua inglese, inducendoli così a consegnargli somme di denaro che non vengono poi utilizzate per l'iscrizione al corso promesso. La restituzione delle somme dopo l'inizio del procedimento penale non esclude la consumazione del reato, né consente l'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, in considerazione della pluralità delle vittime e della gravità complessiva della condotta. La procedibilità d'ufficio del reato militare, correlata allo status soggettivo dell'agente e non al fatto in sé, non determina una violazione del principio di ragionevolezza, essendo ragionevole la scelta legislativa di limitare l'estinzione del reato per condotte riparatorie ai soli reati procedibili a querela di parte, caratterizzati da minor disvalore sociale. Inoltre, la specificità della truffa militare risiede non solo nello status dell'agente, ma anche nella pluralità di beni giuridici offesi, che vanno oltre il mero aspetto patrimoniale e riguardano la disciplina militare e la fiducia tra appartenenti allo stesso corpo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 06/02/2019 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MAGI RAFFAELLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FLAMINI L. M., che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in data 13 dicembre 2017 il Tribunale Militare di Verona ha a…

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