Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 681 del 11 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:681PEN

Massima

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Il giudice della cautela, nel valutare la sussistenza del requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., è tenuto a una valutazione prognostica sulla possibilità di condotte reiterative, alla stregua di un'analisi accurata della fattispecie concreta, che tenga conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale, senza però dover necessariamente prevedere specifiche occasioni di recidivanza. Il requisito dell'attualità non è equiparabile all'imminenza del pericolo, ma indica la continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, che va apprezzata sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato, ovvero della presenza di elementi indicativi recenti, idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a realizzare. Pertanto, la distanza temporale tra i fatti e il momento della decisione sulla richiesta di sostituzione della misura cautelare in atto comporta un rigoroso obbligo di motivazione in ordine sia all'attualità sia all'intensità delle esigenze cautelari, in quanto alla maggior distanza temporale dei fatti corrisponde, di regola, un proporzionale affievolimento delle esigenze di cautela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22 luglio 2022 emessa dal Tribunale di Milano;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. D'ARCANGELO Fabrizio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SENATORE Vincenzo, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesa…

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