Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49284 del 26 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49284PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare che giustifica l'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunto dalla gravità del fatto, dai precedenti penali dell'indagato e dalla sua personalità, caratterizzata da una radicata e risalente condotta delinquenziale, nonché dalla commissione del reato in regime di esecuzione penale alternativa, elementi che denotano la totale inaffidabilità dell'indagato e l'inadeguatezza di misure cautelari meno afflittive, come gli arresti domiciliari con procedure di controllo, che richiedono capacità di autodisciplina e autocontrollo escluse dalla condotta dell'indagato. In tali casi, il giudice può legittimamente ritenere sussistente il concreto e attuale pericolo di recidiva, fronteggiabile unicamente con l'applicazione della misura cautelare più rigorosa, in ossequio ai principi di adeguatezza e proporzionalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/05/2017 del Tribunale del riesame di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TAMPIERI Luca, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) propone ricorso avverso l'ordinanza indicata…

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