Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8159 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:8159SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, afferma il principio secondo cui il venir meno dell'interesse della parte al ricorso, anche per fatti sopravvenuti, determina l'improcedibilità del gravame, in applicazione degli artt. 35, comma 1, lettera c), e 85, comma 9, del Codice del processo amministrativo. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui la parte ricorrente abbia originariamente richiesto l'annullamento di un provvedimento amministrativo e la condanna dell'amministrazione a provvedere, qualora successivamente venga meno l'interesse alla decisione del ricorso. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, accertato il sopravvenuto difetto di interesse, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del gravame, compensando le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della vicenda nel suo complesso.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/05/2023

N. 08159/2023 REG.PROV.COLL.

N. 09351/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9351 del 2019, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Presidenza del Consiglio dei Ministri e SNA - Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione, in persona dei rispettivi legali rappresentanti
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Scuola Nazionale dell'Amministrazione, Scuola Nazionale dell'Amministrazione, non costituiti in giudizio…

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