Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 42583 del 18 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42583PEN

Massima

L'accensione di erba secca in condizioni atmosferiche sfavorevoli, come elevate temperature e presenza di vento, integra il reato di incendio colposo, anche qualora l'agente abbia adottato misure di cautela, in quanto il pericolo di propagazione del fuoco è obiettivamente prevedibile e il dovere di diligenza impone di astenersi dall'accensione in tali circostanze, a prescindere dall'effettiva adozione di precauzioni. Il giudizio di equivalenza tra l'aggravante e le attenuanti generiche deve essere valutato in relazione all'entità del danno cagionato, senza che assumano rilievo la personalità dell'imputato e il suo impegno successivo nello spegnimento dell'incendio, trattandosi di circostanze non oggetto di specifica contestazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanino - Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco - rel. Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SB. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 475/2008 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 17/02/2011

visti gli atti, la sentenza e il ricorso

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCO MARCO BLAIOTTA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Stabile che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISION…

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