Tribunale Amministrativo Regionale Molise - Campobasso sentenza n. 58 del 2015

ECLI:IT:TARMOL:2015:58SENT

Massima

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Il sindaco può adottare ordinanze contingibili e urgenti ai sensi degli artt. 50 e 54 del d.lgs. n. 267/2000 solo in presenza di una situazione di pericolo effettivo, da esternare con congrua motivazione, che non possa essere affrontata con nessun altro tipo di provvedimento e tale da risolversi in una situazione comunque temporanea, con la precisazione che l'esistenza di una fattispecie eccezionale ed imprevista, costituente concreta minaccia per la pubblica incolumità, deve emergere da un preventivo accertamento, che deve fondarsi su prove concrete e non su mere presunzioni. L'esercizio di tale potere è condizionato all'esistenza dei seguenti presupposti: 1) necessità di intervenire nella materia interessata dal provvedimento; 2) attualità o imminenza di un fatto eccezionale, quale causa da rimuovere con urgenza; 3) preventivo accertamento da parte di organi competenti della situazione di pericolo e di danno; 4) mancanza di strumenti alternativi previsti dall'ordinamento, stante il carattere "extra ordinem" del potere esercitato; 5) durata temporalmente limitata dei provvedimenti medesimi. Pertanto, l'ordinanza sindacale che ordini la rimozione di una recinzione e la riapertura di un tratto di strada privata, in assenza di una situazione di effettiva urgenza e pericolo per la pubblica incolumità, debitamente accertata e motivata, è illegittima per carenza dei presupposti di legge. L'Amministrazione non può invocare l'esistenza di una servitù di uso pubblico sulla strada privata per giustificare l'adozione di tale ordinanza, in quanto la tutela di tale diritto deve essere fatta valere con gli strumenti previsti dall'ordinamento, non essendo ammissibile l'utilizzo di poteri extra ordinem.

Sentenza completa

N. 00249/2010
REG.RIC.

N. 00058/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00249/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Molise

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 249 del 2010, proposto da:
Guglielmo Gileno, rappresentato e difeso dagli avv.ti Marco D'Errico e Giuseppe Ragni, con domicilio eletto presso il Consorzio Agrario Interprovinciale di Campobasso e Isernia in Campobasso, Via Facchinetti, n.3;

contro

Comune di San Martino in Pensilis in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Vito Aurelio Pappalepore, con domicilio eletto presso il medesimo avvocato in Campobasso, p.zza V. Emanuele, 5 c/o lo studio dell’avv. Nicola Criscuoli;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 16 emessa in data 15.4.2010 dal Sindaco del C…

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