Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18074 del 23 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:18074PEN

Massima

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La condotta di pubblici ufficiali che, abusando della loro qualità e dei loro poteri, costringono taluno a dare o promettere indebitamente denaro o altra utilità, integra il reato di concussione, anche quando l'abuso si manifesti attraverso il riferimento a presunte prassi dell'ufficio, qualora tale riferimento sia accompagnato dalla prospettazione di possibili interferenze negative sulla concreta erogazione di prestazioni previdenziali spettanti al privato. In tali casi, la condotta dei pubblici ufficiali si configura come un'imposizione costrittiva, non meramente induttiva, del pagamento di una somma non dovuta, in assenza di un effettivo vantaggio o utilità per il privato. La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine a tali condotte, corroborati dalle dichiarazioni della persona offesa e da riscontri oggettivi, legittima l'applicazione di misure cautelari personali, quali la sospensione dal pubblico servizio, in ragione del concreto pericolo di reiterazione del reato e dell'esigenza di tutelare la collettività dal rischio di ulteriori abusi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 23/08/2017 dal Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LORI Perla, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha insistito nel ricorso chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FA…

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