Il vincolo associativo richiesto per la configurabilità del delitto di associazione per delinquere ex art. 416 c.p. non può ritenersi integrato dalla mera esecuzione di direttive impartite dal capo dell'associazione ai suoi familiari, in assenza di elementi che dimostrino la consapevolezza da parte di questi ultimi del disegno criminoso complessivo e la loro effettiva autonomia gestionale nell'ambito dell'organizzazione. Perché possa configurarsi il reato associativo è necessario che i componenti, anche se legati da vincoli familiari, realizzino una struttura organizzativa dotata di distinta e autonoma operatività criminosa, che trascenda la semplice aggregazione familiare e la commissione di una serie di reati traendo vantaggio dalla preesistente organizzazione domestica. In difetto di tali elementi, la condotta dei familiari può al più integrare un concorso di persone nei singoli reati fine, anche se collegati da un medesimo disegno criminoso, ma non la fattispecie associativa, che richiede la presenza di almeno tre soggetti partecipi del programma delinquenziale.