Consiglio di Stato sentenza n. 4313 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:4313SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha affermato il seguente principio di diritto: Il termine per l'impugnazione del piano di zona per l'edilizia economica e popolare decorre, nei confronti dei proprietari di aree inserite nel piano medesimo, dalla data di notificazione dell'avviso dell'avvenuta sua approvazione, di cui all'art. 8, comma 5, della legge 18 aprile 1962, n. 167, indipendentemente dalla circostanza che detti privati siano venuti a conoscenza del precedente atto di adozione. Pertanto, qualora l'Amministrazione non abbia proceduto alle pubblicazioni e comunicazioni di legge, il termine per l'impugnazione non decorre e il proprietario interessato può impugnare il piano di zona anche in occasione dell'approvazione dello strumento urbanistico generale che lo recepisce. L'Amministrazione ha l'onere di provare rigorosamente la piena conoscenza dell'atto da parte del privato al fine di eccepire la tardività dell'impugnazione. In mancanza di tale prova, il ricorso deve essere dichiarato ammissibile. Nel merito, il piano di zona può essere legittimamente adottato anche per aree non precedentemente destinate all'edilizia economica e popolare, purché l'Amministrazione fornisca adeguata motivazione in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge per il ricorso a tale strumento urbanistico, tenuto conto della pregressa destinazione e della situazione di fatto dell'area interessata. Le modifiche apportate in sede di approvazione dello strumento urbanistico generale a seguito della conferenza di copianificazione, ai sensi dell'art. 66-bis della legge regionale del Lazio n. 38/1999, non comportano l'obbligo di una nuova pubblicazione del piano, salvo che le stesse non determinino uno stravolgimento dello strumento adottato o un profondo mutamento dei suoi criteri ispiratori.

Sentenza completa

N. 06139/2010
REG.RIC.

N. 04313/2012REG.PROV.COLL.

N. 06139/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello nr. 6139 del 2010, proposto dalla società L’ARCA S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il primo in Roma, via Bocca di Leone, 78,

contro

- la REGIONE LAZIO, in persona del Presidente
pro tempore,
non costituita;
- il COMUNE DI ROMA, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), domiciliato per legge in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

nei confronti di

signori Zenaide TOMEI, ((omissis)) VONA e Rossella VONA, non costituiti,

per l’annullamento…

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