Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39156 del 28 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39156PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non deve stabilire se la decisione proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Il vizio di motivazione, infatti, implica o la carenza di motivazione o la sua manifesta illogicità, la cui correttezza dipende anzitutto dalla struttura logica del ragionamento, indipendentemente dalla verità degli enunciati che lo compongono. Pertanto, la Corte di cassazione, nel controllo di legittimità, non può sindacare la valutazione delle prove effettuata dal giudice di merito, se questa non risulta manifestamente illogica o irrazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ar. Bi. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Reggio Calabria, sezione penale, in data 21.10.2010.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza…

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