Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza breve n. 2105 del 2013

ECLI:IT:TARSA:2013:2105SENB

Massima

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La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia successiva all'impugnazione di un provvedimento sanzionatorio, come l'ordinanza di demolizione, comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente e la conseguente improcedibilità del ricorso. Ciò in quanto la domanda di sanatoria determina la necessaria formazione di un nuovo provvedimento (esplicito o implicito) di accoglimento o di rigetto, che vale a superare il precedente provvedimento sanzionatorio oggetto di impugnazione. L'interesse del responsabile dell'abuso edilizio si sposta, pertanto, dall'annullamento del provvedimento sanzionatorio già adottato, all'eventuale annullamento del provvedimento (esplicito o implicito) di rigetto della domanda di sanatoria. In tale situazione, il ricorso avverso il provvedimento sanzionatorio diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 01164/2013
REG.RIC.

N. 02105/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01164/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1164 del 2013, proposto dai sigg.ri ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Salerno, c.so Garibaldi, 103;

contro

Comune di Positano in persona del Sindaco p.t.;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
sigg.re ((omissis)), ((omissis)), rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Salerno, via Bastioni, 41/D;

per l'annullamento,

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