Il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione sull'istanza di proroga di un'attività di parcheggio espletata su un terreno limitrofo ad un ospedale, decorso il termine previsto dalla legge, determina la formazione del silenzio-assenso, con conseguente obbligo per l'amministrazione di provvedere in conformità all'istanza presentata. Ciò in quanto il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione oltre il termine di legge, in assenza di un provvedimento espresso di diniego, integra una fattispecie di silenzio-assenso, che impone all'amministrazione di conformarsi all'istanza presentata, salvo che non ricorrano specifiche ragioni di interesse pubblico che giustifichino il diniego. Il principio del silenzio-assenso, infatti, costituisce una regola generale dell'azione amministrativa volta a garantire la certezza dei rapporti giuridici e a tutelare l'affidamento del privato, il quale non può essere pregiudicato dal mancato esercizio del potere da parte della pubblica amministrazione entro i termini previsti dalla legge. Pertanto, il silenzio serbato dalla pubblica amministrazione oltre il termine di legge sull'istanza di proroga di un'attività di parcheggio, in assenza di un provvedimento espresso di diniego fondato su specifiche ragioni di interesse pubblico, determina la formazione del silenzio-assenso, con conseguente obbligo per l'amministrazione di provvedere in conformità all'istanza presentata, al fine di garantire la certezza dei rapporti giuridici e tutelare l'affidamento del privato.