Cassazione penale Sez. II sentenza n. 41795 del 26 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:41795PEN

Massima

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Il possesso di documenti di identificazione falsi, con l'apposizione della propria fotografia, integra il reato di cui all'art. 497-bis c.p. in quanto evidenzia la partecipazione del soggetto alla contraffazione del documento, indipendentemente dalla sua idoneità all'espatrio. Inoltre, il possesso di moduli di provenienza furtiva sui quali siano state apposte false generalità e fotografie costituisce il reato di ricettazione ai sensi degli artt. 477 e 482 c.p. La responsabilità penale del soggetto può essere desunta anche da prove indirette, come la mancata spiegazione alternativa circa la disponibilità dei documenti falsi riportanti la sua immagine, in assenza di elementi che ne escludano il coinvolgimento nella contraffazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza 14 aprile 2015 della Corte di appello di Ancona.
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in ques…

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