Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38504 del 10 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38504PEN

Massima

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Il contributo del singolo partecipante all'associazione mafiosa, ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 416-bis c.p., non può risolversi in un dato meramente formale, destinato ad essere inteso in termini puramente astratti, ma deve essere concretamente calato all'interno del sodalizio esaminato, in modo da valorizzarne l'incidenza sull'esistenza e sullo svolgimento dell'attività del medesimo. Pertanto, la condotta di partecipazione è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, più che uno "status" di appartenenza, un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. In sede cautelare, ai fini dell'applicazione della misura, non è sufficiente la mera sussistenza di rapporti di frequentazione con soggetti gravemente indiziati di appartenere al sodalizio mafioso, essendo necessario che emergano elementi concreti e specifici idonei a dimostrare il contributo effettivo e causalmente rilevante del singolo alla conservazione o al rafforzamento dell'associazione. La valutazione del quadro indiziario deve essere unitaria e globale, senza limitarsi ad un esame parcellizzato dei singoli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo;
nel procedimento contro:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Maria Sabina Vigna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LORI PERLA che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) del foro di Agrigento in difesa di (OMISSIS)…

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