Il divieto di accesso e transito con mezzi motorizzati, ad eccezione di quelli utilizzati per motivi di servizio o di sorveglianza vulcanologica, nelle aree A, B e C del Parco dell'Etna, diverse dalle zone sommitali del vulcano, costituisce un principio fondamentale di tutela ambientale e paesaggistica, volto a preservare l'integrità e la biodiversità di tali aree protette. Tale divieto, espressamente previsto dalle norme di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco dell'Etna, non può essere derogato mediante provvedimenti autorizzativi che consentano l'accesso e il transito di veicoli motorizzati, anche se elettrici o a basso impatto ambientale, in quanto ciò comporterebbe un pregiudizio per la flora, la fauna e gli equilibri ecosistemici di tali contesti naturalistici di elevato valore. L'Ente Parco, nell'esercizio dei propri poteri di gestione e tutela del territorio, è tenuto a valutare con la massima attenzione gli impatti, diretti e indiretti, derivanti da eventuali iniziative di fruizione turistica, al fine di scongiurare il rischio di compromissione degli habitat e delle specie protette presenti, nonché di garantire il rispetto dei limiti e dei divieti stabiliti dalla normativa di settore. Il provvedimento autorizzativo che consenta l'accesso e il transito di mezzi motorizzati in tali aree protette, in assenza di una puntuale istruttoria e valutazione degli effetti sull'ambiente, risulta pertanto illegittimo per violazione delle disposizioni che disciplinano la fruizione del Parco dell'Etna.