Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23025 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23025PEN

Massima

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Il diritto di critica, pur consentendo di esprimere opinioni anche aspre su provvedimenti giudiziari, non può mai travalicare i limiti della continenza formale e sostanziale, né attaccare gratuitamente l'onorabilità e la reputazione dei magistrati, a maggior ragione quando le motivazioni del provvedimento non sono ancora state depositate e rese note. L'attribuzione di pregiudizi razziali a un collegio giudicante, senza alcuna giustificazione fattuale, integra un'offesa alla sfera personale dei giudici, che hanno diritto alla tutela della propria immagine e della fiducia che il pubblico deve riporre in essi, in ragione del ruolo centrale che essi rivestono nell'amministrazione della giustizia. Pertanto, l'esercizio del diritto di critica non può essere riconosciuto quando le espressioni utilizzate, per la loro gravità e infondatezza, superano il limite della continenza, sia formale che sostanziale, e ledono ingiustificatamente l'onorabilità dei magistrati, anche se non nominati espressamente ma individuabili in ragione dell'assetto organizzativo dell'ufficio giudiziario. Analogamente, il diritto di cronaca non può essere invocato dal giornalista che riporti dichiarazioni dell'intervistato prive di verosimiglianza e tali da indurre discredito sulla persona offesa, in assenza di un effettivo interesse pubblico alla diffusione di tali affermazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - rel. Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
(OMISSIS);
(OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/10/2015 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/03/2017, la relazione svolta dal Presidente GRAZIA LAPALORCIA;
Udito il Procuratore Generale in perso…

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