Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44910 del 3 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:44910PEN

Massima

Il reato di minacce può essere integrato anche quando le condotte minacciose siano finalizzate al riconoscimento di un proprio diritto, purché siano idonee a provocare un danno ingiusto nella vittima. La pronuncia di condanna per il reato di minacce giustifica il risarcimento del danno morale e biologico, anche in assenza di una quantificazione equitativa da parte del giudice di merito, essendo tali danni necessariamente sussistenti a seguito dell'accertamento del reato. La mancata liquidazione di danni patrimoniali non rende illogica la condanna al pagamento delle spese processuali in favore della parte civile costituita, in quanto la pronuncia di condanna per il reato di minacce comporta comunque la risarcibilità del danno non patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. PI. MA. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/10/2006 GIUDICE DI PACE di ((omissis));

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO Angelo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. FUSARO Natale.

MOTIVI DEL…

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