Il reato di diffamazione si configura anche in assenza di indicazione nominativa del soggetto la cui reputazione è lesa, purché lo stesso sia ugualmente individuabile, sia pure da parte di un numero limitato di persone, sulla base di un criterio oggettivo di riconoscibilità, senza che sia necessaria l'universalità della individuabilità. L'offesa alla reputazione di una persona determinata, anche se appartenente ad una categoria limitata o conosciuta professionalmente da un numero ristretto di persone rispetto all'intera collettività, integra il reato di diffamazione. L'elemento psicologico del reato di diffamazione non richiede la prova delle intenzioni dell'agente, essendo sufficiente l'accertamento che l'espressione offensiva sia stata pronunciata consapevolmente e volontariamente. La critica politica non può giustificare espressioni offensive che colpiscano anche soggetti estranei alla campagna elettorale.