Il Piano Faunistico Venatorio Regionale, adottato ai sensi dell'art. 15 della L.R. n. 33/1997, costituisce lo strumento di pianificazione del territorio agro-silvo-pastorale della Regione Siciliana, con il quale sono stabilite le destinazioni differenziate del territorio, le prescrizioni, i divieti e i vincoli, nonché ogni altro intervento per la tutela della fauna selvatica e per la sua riproduzione naturale. Tale Piano, una volta approvato, rimane in vigore anche oltre il quinquennio previsto dalla legge, in assenza di una sua espressa modifica o revisione da parte dell'Assessorato regionale competente, in quanto la previsione legislativa di una "periodicità quinquennale" per le eventuali modifiche o revisioni è da intendersi come una mera facoltà e non come un obbligo. Di conseguenza, gli atti amministrativi, come i calendari venatori annuali, che si conformano alle prescrizioni contenute nel Piano Faunistico Venatorio Regionale vigente, non possono essere considerati illegittimi, anche qualora il Piano stesso non sia stato tempestivamente aggiornato a seguito di sopravvenuti eventi, come l'annullamento giurisdizionale di provvedimenti istitutivi di aree protette, in quanto l'Amministrazione non ha l'obbligo di procedere in autotutela alla modifica del Piano non tempestivamente impugnato. L'unica via percorribile per ottenere la modifica del Piano Faunistico Venatorio Regionale è l'azione di silenzio-inadempimento, qualora ne ricorrano i presupposti.