Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 254 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:254SENT

Massima

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La revoca di un provvedimento amministrativo di diniego, disposta a seguito di un'istanza di autotutela proposta dal ricorrente, sulla base di circostanze già esistenti al momento della presentazione della domanda, comporta la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in quanto la revoca è da considerarsi un riconoscimento implicito dell'erroneità della precedente determinazione. L'amministrazione è tenuta a riesaminare con diligenza le istanze presentate dai privati, valutando attentamente tutti gli elementi rilevanti, anche al fine di evitare l'insorgere di contenziosi giudiziari che, se poi riconosciuti infondati, comportano comunque un aggravio di spese a carico della pubblica amministrazione. Il principio di buona amministrazione impone all'ente pubblico di adottare provvedimenti congrui e proporzionati, fondati su un'istruttoria completa e accurata, evitando determinazioni che possano rivelarsi illegittime e, pertanto, suscettibili di annullamento in sede giurisdizionale. La revoca di un provvedimento di diniego, disposta a seguito di un'istanza di autotutela, dimostra che l'amministrazione ha riconosciuto l'erroneità della precedente decisione, adottata senza una adeguata valutazione di tutti gli elementi rilevanti. In tali casi, la condanna alle spese di giudizio rappresenta una conseguenza logica e necessaria, in quanto l'annullamento in autotutela equivale ad un implicito riconoscimento della fondatezza delle ragioni del ricorrente. Inoltre, il principio di economicità dell'azione amministrativa impone all'ente pubblico di evitare l'insorgere di contenziosi giudiziari che, se poi riconosciuti infondati, comportano comunque un aggravio di spese a carico della pubblica amministrazione. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a riesaminare con diligenza le istanze presentate dai privati, valutando attentamente tutti gli elementi rilevanti, al fine di adottare provvedimenti congrui e proporzionati, fondati su un'istruttoria completa e accurata. In conclusione, la revoca di un provvedimento di diniego, disposta a seguito di un'istanza di autotutela sulla base di circostanze già esistenti al momento della presentazione della domanda, comporta la condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in quanto dimostra il riconoscimento implicito dell'erroneità della precedente determinazione e la mancata adeguata valutazione di tutti gli elementi rilevanti. Ciò rappresenta una conseguenza logica e necessaria, in attuazione dei principi di buona amministrazione ed economicità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/01/2024

N. 00254/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00833/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 833 del 2023, proposto da
Centro di Radiologia Medica e Terapia Fisica Dr. Gaetano Golia & C. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonella Villani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto in Napoli presso l’avvocato Gabriele Gava, via Vittoria Colonna, n. 9.

contro

Regione Campania (non costituita in giudizio).

per l'annullamento

a) della comunicazione del Dirigente dell'U.O.D. 05 – Accreditamento istituzionale strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private –…

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