Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46278 del 14 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:46278PEN

Massima

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Il dolo del reato di falso e truffa nella dichiarazione dei redditi ai fini dell'ottenimento di prestazioni sanitarie gratuite è escluso quando l'imputato, per mancanza di conoscenze fiscali, abbia dichiarato solo il proprio reddito personale e non quello familiare, non considerando il reddito di un familiare convivente che non contribuiva alle esigenze del nucleo, non avendo pertanto la consapevolezza di occultare il reddito complessivo al fine di trarre in inganno il destinatario della dichiarazione e conseguire illecitamente il beneficio dell'esenzione del pagamento del ticket sanitario. In tali casi, la Corte di merito può ritenere che manchi l'elemento psicologico del reato, prospettando al più un errore di fatto, non di diritto, da parte dell'imputato, che esclude la punibilità per difetto dell'elemento soggettivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI NAPOLI;

nei confronti di:

1) DE. CA. EL. ER. N. IL (OMESSO) C/;

avverso la sentenza n. 4735/2006 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 11/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/11/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concl…

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