Tribunale Amministrativo Regionale Sardegna - Cagliari sentenza n. 369 del 2023

ECLI:IT:TARSAR:2023:369SENT

Massima

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Il decorso del termine perentorio di novanta giorni previsto dall'art. 167, comma 5, del D.Lgs. n. 42/2004 per l'espressione del parere vincolante della Soprintendenza in materia di accertamento della compatibilità paesaggistica non comporta la consumazione del potere di quest'ultima di rendere comunque il proprio parere, il quale tuttavia perde il carattere di obbligatorietà e vincolatività, dovendo essere autonomamente e motivatamente valutato dall'amministrazione procedente ai fini dell'adozione del provvedimento finale. L'amministrazione comunale, pertanto, pur essendo tenuta a valutare in modo adeguato il parere tardivamente reso dalla Soprintendenza, non è vincolata allo stesso e può legittimamente adottare un provvedimento finale difforme dalle valutazioni espresse dalla Soprintendenza, purché tale scelta sia adeguatamente motivata. Inoltre, l'accertamento di conformità edilizia deve riguardare l'opera nella sua interezza, non essendo possibile ottenere una sanatoria parziale di opere connesse ad altre non regolarizzate, in quanto l'amministrazione è tenuta a svolgere un esame complessivo della fattispecie concreta al fine di accertare in modo unitario la conformità dell'intervento edilizio realizzato alla pertinente disciplina edilizia e urbanistica. Pertanto, il diniego di accertamento di conformità è legittimo qualora l'intervento edilizio abbia comportato un aumento di superfici utili e volumi in una zona urbanistica già satura, non essendo possibile il rilascio di un titolo in sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/05/2023

N. 00369/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00719/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 719 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Azulux S.A., rappresentata e difesa dapprima dall’avv. ((omissis)) e successivamente dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Olbia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Cagliari, domiciliato in Cagliari presso …

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