Cassazione penale Sez. III sentenza n. 10739 del 14 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10739PEN

Massima

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La valutazione della destinazione a uso personale o spaccio della sostanza stupefacente sequestrata deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di una pluralità di indici sintomatici, quali la quantità dello stupefacente, le modalità di custodia e frazionamento, le condizioni economiche del detentore, il luogo e le circostanze del rinvenimento, senza che sia necessaria la sussistenza di tutti gli elementi indicativi, purché la finalità di spaccio risulti accertata oltre ogni ragionevole dubbio. Il giudizio sulla sussistenza della circostanza attenuante del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del d.P.R. n. 309 del 1990 richiede una valutazione complessiva e comparativa di tutti gli indici normativamente previsti, senza che uno di essi possa assumere valore assorbente, salvo che la sua intrinseca espressività non possa essere compensata da quella di segno eventualmente opposto di uno o più degli altri. L'accertamento dell'unicità del disegno criminoso, ai fini della continuazione, costituisce una questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo ove non sia sorretta da adeguata motivazione, essendo necessario che le singole violazioni, concepite almeno nelle loro caratteristiche essenziali, costituiscano parte integrante di un unico programma deliberato per conseguire un determinato fine. Il riconoscimento delle attenuanti generiche non costituisce un diritto dell'imputato, ma richiede la sussistenza di elementi fattuali positivi, dalla cui assenza legittimamente deriva il diniego di concessione delle stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. SOCCI M.Angelo - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 21/04/2022 della Corte di appello di Napoli
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria redatta ai sensi dell'articolo 23 Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Maria emanuela Guerra, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore, …

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