Cassazione civile Sez. VI ordinanza n. 4131 del 16 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:4131CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nel valutare la decisione del giudice di merito, non può procedere ad un autonomo accertamento dei fatti, ma deve limitarsi a verificare se la ricostruzione operata dal giudice di appello sia sorretta da adeguata motivazione e non risulti manifestamente illogica o contraddittoria. L'errore di fatto revocatorio, ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c., deve consistere in un vizio di percezione del fatto, rilevabile in modo immediato e diretto dal confronto tra la sentenza impugnata e gli atti processuali, senza necessità di particolari indagini interpretative. Pertanto, la mera divergenza tra la rappresentazione del fatto operata dalla sentenza impugnata e quella prospettata dalla parte ricorrente non integra un errore revocatorio, ove la ricostruzione del giudice di merito non risulti manifestamente smentita dagli atti di causa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA CIVILE

SOTTOSEZIONE 3

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARANO Luigi A. - Presidente

Dott. SCRIMA Antonietta - Consigliere

Dott. VINCENTI Enzo - rel. Consigliere

Dott. TATANGELO Augusto - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso per revocazione iscritto al n. R.G. 25970-2015 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS) presso lo studio (OMISSIS), rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) giusta procura speciale in calce al ricorso;
- ricorrente -
contro
PROVINCIA DI LIVORNO;
- intimata -
avverso la sentenza n. 9323/2015 della CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE, emessa il 26/01/2015 e depositata l'8/05/2015;
udita la relazione della causa svolta nella camera di consiglio non …

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