Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26087 del 7 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26087PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., non richiede necessariamente l'investitura formale o la commissione di reati-fine, ma può desumersi dalla stabile e organica compenetrazione del soggetto nel tessuto organizzativo del sodalizio, valutata sulla base di una lettura unitaria degli elementi indiziari, quali i collegamenti stabili e frequenti con esponenti della cosca, il coinvolgimento in attività illecite essenziali al mantenimento e sviluppo del delitto associativo, come la detenzione di armi ed esplosivi o il concorso in reati di droga, nonché l'intervento per la risoluzione di problematiche concernenti il controllo del territorio con riguardo alle attività estorsive. Il giudice non può procedere a una parcellizzazione del quadro indiziario, ma deve effettuare una valutazione complessiva delle risultanze fattuali per accertare la condotta partecipativa, anche in assenza di indizi circa la sottoposizione a rituale affiliazione e la commissione di specifici reati-fine, qualora il soggetto goda della possibilità di confrontarsi direttamente con soggetti di comprovata "mafiosità", intrattengaconessi movimentazioni di denaro, commetta vari reati in concorso e si adoperi per agevolare la risoluzione di problematiche attinenti il controllo del territorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi - Consigliere

Dott. APRILE Stefa - Rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 27/06/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Aprile Stefano;
sentite le conclusioni del PG Dott. Viola Alfredo Pompeo che conclude chiedendo l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata;
udito il difensore avvocato (OMISSIS) del foro di CATANZARO, sostituto processuale dell'avvocato …

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