Il provvedimento di confisca di beni adottato nell'ambito di una misura di prevenzione personale non può essere revocato sulla base di una mera istanza dell'interessato, in quanto la relativa disciplina è regolata esclusivamente dalle norme del codice di procedura penale in materia di revisione, e non da quelle sulla revoca. Pertanto, il giudice non è tenuto a sentire preventivamente il pubblico ministero prima di decidere sull'istanza di revoca, in quanto l'interessato è privo di interesse a far valere tale vizio procedurale. Inoltre, la motivazione del provvedimento che rigetta l'istanza di revoca non può essere censurata in sede di legittimità per vizi logici o contraddittori, essendo sufficiente che il giudice abbia richiamato le precedenti decisioni assunte in tema di misura di prevenzione personale e patrimoniale. Infine, la normativa nazionale in materia di confisca allargata non contrasta con i principi minimi stabiliti dalla decisione quadro europea 2005/212/GAI, in quanto gli Stati membri sono liberi di introdurre discipline ritenute più efficaci per il contrasto della criminalità economica.