Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2505 del 22 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:2505PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'articolo 416-bis c.p., si configura quando l'indagato abbia un ruolo dinamico e funzionale all'interno del sodalizio, tale da implicare una stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del medesimo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali che, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti al fenomeno della criminalità organizzata, dimostrino la costante permanenza del vincolo associativo, come la commissione di delitti-scopo, l'affiliazione rituale, l'investitura della qualifica di "uomo d'onore", la disponibilità a porre in essere attività delittuose anche di bassa manovalanza, nonché la conoscenza dell'organigramma, della struttura organizzativa e dell'identità dei capi e gregari della cosca, la frequentazione abituale e significativa di luoghi e contesti deputati all'inserimento di nuovi sodali. Tali elementi devono essere valutati in una prospettiva globale e unitaria, senza una parcellizzazione della prova indiziaria, al fine di verificare se l'indagato abbia effettivamente svolto un ruolo dinamico e funzionale all'interno del sodalizio mafioso, anche in assenza di una catalogazione in un ruolo stabile e predefinito, atteso il carattere fluido e adattabile della struttura organizzativa mafiosa. Ove risulti provata la partecipazione dell'indagato all'associazione di tipo mafioso, la circostanza aggravante di cui all'articolo 416-bis.1 c.p. (già articolo 7 della legge n. 203 del 1991) comporta l'applicazione della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, salvo prova contraria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANZARO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BELMONTE MARIA TERESA;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. EPIDENDIO TOMASO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
udito il difensore;
L'Avv. (OMISSIS) chiede l'inammissibilita' del ricorso ovvero, in sub…

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