Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17994 del 12 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:17994PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione sussiste quando l'agente, attraverso atti intimidatori e minacciosi, mira a costringere la persona offesa a compiere o omettere un atto in danno del suo patrimonio, anche se l'ingiusto profitto e il danno patrimoniale non risultano concretamente realizzati e quantificati. La mancata realizzazione dell'ingiusto profitto o del danno patrimoniale non esclude la configurabilità del reato nella forma tentata, essendo sufficiente l'idoneità e l'univocità degli atti compiuti dall'agente a realizzare l'evento delittuoso. Ai fini della prova, le dichiarazioni della persona offesa e di testimoni oculari, anche se non pienamente riscontrate da altri elementi di prova, possono essere valutate dal giudice come elementi idonei a fondare la responsabilità dell'imputato, purché siano dotate di precisione, coerenza e attendibilità intrinseca. L'assenza di una precedente condanna o di una particolare capacità intimidatoria dell'imputato non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente che gli atti compiuti siano idonei a determinare nella vittima un timore ragionevole di subire un danno patrimoniale. Pertanto, il reato di tentata estorsione sussiste anche quando l'agente non abbia ancora conseguito il profitto ingiusto o causato il danno patrimoniale, purché gli atti compiuti siano diretti in modo univoco a tale scopo e siano idonei a determinare nella vittima un timore ragionevole di subire un pregiudizio economico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto avverso la sentenza emessa in data 20 marzo 2008 dalla Corte di appello di Reggio Calabria;

nei confronti di:

CO. Sa. , n. (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. proc. gen. Dott. Passacantando Guglielmo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza in data 11 luglio 2000 il Tribunale di Reggio C…

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