Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1848 del 2016

ECLI:IT:TARSA:2016:1848SENT

Massima

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L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive costituisce atto dovuto e vincolato, non necessitando di una specifica motivazione circa le ragioni della sanzione, essendo sufficiente la mera constatazione della natura abusiva del manufatto. L'interesse pubblico alla rimozione dell'illecito e al ripristino della legalità è in re ipsa, pertanto l'Amministrazione non è tenuta a compiere ulteriori indagini circa la sussistenza di tale interesse né a effettuare una comparazione con l'interesse privato alla conservazione del manufatto. La difformità totale dal titolo edilizio, sanzionabile con l'ingiunzione demolitoria ai sensi dell'art. 7 della legge n. 47/85, si verifica tutte le volte in cui la costruzione di un corpo autonomo, ovvero le modifiche apportate con opere, anche soltanto interne, all'edificio, siano tali da determinare la creazione di un intervento del tutto nuovo e diverso da quello assentito, con la conseguente rilevanza urbanistica del nuovo manufatto e sua incidenza sull'assetto del territorio. Ciò si realizza anche nel caso di mutamento della destinazione d'uso di un immobile o di parte di esso, realizzato attraverso opere implicanti una totale modificazione rispetto all'immobile assentito, a prescindere dalla sua separazione fisica dall'organismo edilizio complessivamente autorizzato. La difformità totale sussiste, dunque, allorché si costruisca "aliud pro alio" e i lavori eseguiti vadano a realizzare opere aventi una propria autonomia e novità, oltre che sul piano costruttivo, anche su quello della valutazione economico-sociale del manufatto. L'ordinanza di demolizione non deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di atto dovuto e vincolato. La mancata attivazione del procedimento di variante urbanistica non integra un vizio di illegittimità dell'atto, essendo questo adottato sulla base della riscontrata difformità di quanto realizzato rispetto a quanto assentito con concessione edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/08/2016

N. 01848/2016 REG.PROV.COLL.

N. 02754/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2754 del 2002, proposto da:
Del Fiume Antonio, rappresentato e difeso dall'avv. Oreste Agosto, con domicilio eletto presso Oreste Agosto in Salerno, Via Sabato Robertelli, 51;

contro

Comune di Sant'Angelo dei Lombardi, rappresentato e difeso dall'avv. Donato Pennetta, con domicilio eletto presso Donato Pennetta in Salerno, Via L. Cassese 19 C/0 B. Iannuzzi;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n. 7061 del 12.07.2002;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di …

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