Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34937 del 17 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:34937PEN

Massima

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La legittima difesa, quale causa di giustificazione, presuppone la sussistenza di un pericolo attuale ed ingiusto, tale da indurre il soggetto a reagire con una condotta proporzionata alla gravità della minaccia. Pertanto, una volta che la fonte di pericolo sia stata neutralizzata, la reazione difensiva non può più ritenersi giustificata, configurandosi piuttosto come una violenta ritorsione, non scriminata dall'ordinamento. Inoltre, la valutazione della personalità dell'imputato, desumibile anche dai precedenti penali, costituisce un criterio rilevante ai fini della determinazione della pena, in quanto consente di formulare una prognosi sulla sua pericolosità sociale e sulla necessità di adottare misure idonee a prevenire la commissione di ulteriori reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. AN. RI., N. IL (OMESSO);

2) GA. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 19/12/2006 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO MAURIZIO;

udito il P.G. in persona del Sost. Proc. Gen. Dott. S. Consolo che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

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