Il provvedimento amministrativo di sospensione del procedimento relativo all'istanza di rilascio di un certificato di agibilità, adottato al di fuori dei presupposti di legge e senza l'indicazione di un termine, è illegittimo in quanto configura un arresto procedimentale sostanzialmente sine die, in violazione degli artt. 2 della legge n. 241/1990 e 25, comma 5, del d.P.R. n. 380/2001, che ammettono la sospensione del procedimento ai soli fini di integrazione della documentazione. L'amministrazione non può sospendere il procedimento per prospettare la necessità di una riperimetrazione dell'istanza presentata dal privato, dovendo invece concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso, salvi gli ulteriori provvedimenti dell'amministrazione. Il silenzio assenso sulla richiesta di agibilità, ai sensi dell'art. 25, comma 4, del d.P.R. n. 380/2001, non può formarsi qualora l'amministrazione contesti la conformità edilizia ed urbanistica di parte del manufatto, in assenza della prova che l'istanza presentasse tutti i requisiti richiesti dalla legge.