Cassazione penale Sez. III sentenza n. 14957 del 1 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:14957PEN

Massima

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Il vincolo associativo finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti sussiste non solo nel caso di condotte parallele poste in essere da persone accomunate dall'identico interesse di realizzazione del profitto mediante il commercio di droga, ma anche nell'ipotesi di un vincolo durevole che accomuna il fornitore di droga agli acquirenti, che in via continuativa la ricevono per immetterla nel mercato del consumo, non essendo di ostacolo alla costruzione del vincolo associativo e alla realizzazione del fine comune né la diversità di scopo personale, né la diversità dell'utile, ovvero il contrasto tra gli interessi economici che i singoli partecipi si propongono di ottenere dallo svolgimento dell'intera attività criminale. Ai fini della configurabilità dell'associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, rilevano elementi quali i frequentissimi contatti, relazioni ed iniziative criminose anche di considerevole spessore, i mezzi finanziari a disposizione del gruppo di considerevole entità ricavabili dai chiari riferimenti, nelle intercettazioni effettuate, ai pagamenti ricevuti o dovuti per notevoli importi, la pluralità di persone già arrestate e la preoccupazione degli indagati di assicurare, in occasione degli arresti dei sodali, l'assistenza per le necessità di vita e per assicurare la difesa del gruppo, nonché l'utilizzo di depositi, imbarcazioni e altri mezzi per il trasporto e lo stoccaggio della droga, secondo schemi e modalità abituali e collaudati. Inoltre, gli elementi certi relativi alla partecipazione di determinati soggetti ai reati fine effettivamente realizzati possono essere influenti nel giudizio relativo all'esistenza del vincolo associativo e all'inserimento dei soggetti nell'organizzazione, specie quando ricorrano elementi dimostrativi del tipo di criminalità, della struttura e delle caratteristiche dei singoli reati, nonché delle modalità della loro esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SAVINO Mariapia G. - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - rel. Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del Tribunale di Napoli in data 15/07/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) propone ricorso per cassazione avverso la ordinanza del Tri…

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