Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1342 del 16 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:1342PEN

Massima

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Il comportamento violento e lesivo nei confronti del coniuge, anche se inserito in un contesto di conflittualità pregressa e persistente tra i due, integra il reato di lesioni personali aggravate, senza che possa essere esclusa la responsabilità penale dell'autore sulla base di presunte contraddizioni o imprecisioni nel racconto della vittima, ove questo risulti comunque lineare e plausibile nel contesto di riferimento e sia corroborato da elementi di riscontro oggettivi, come il referto medico. La valutazione della credibilità della persona offesa e dell'attendibilità del suo racconto non può essere condizionata dalla circostanza che la stessa si sia costituita parte civile, né dalla mera esistenza di precedenti contrasti tra i coniugi, dovendosi procedere ad un esame rigoroso e complessivo di tutti gli elementi di prova acquisiti, senza minimizzare le eventuali contraddizioni o lacune. Ai fini della configurabilità del reato, è sufficiente che le lesioni siano causalmente riconducibili alla condotta violenta dell'imputato, come desumibile dal referto medico, senza che sia necessario l'accertamento di un danno effettivamente patito dalla vittima o di segni visibili dell'aggressione. L'esclusione della particolare tenuità del fatto, ai sensi dell'art. 131-bis c.p., può fondarsi sulla durata della prognosi formulata dai sanitari, senza che sia necessaria una più approfondita valutazione di tutte le peculiarità del caso concreto. Infine, la determinazione della pena nel minimo edittale non richiede una specifica motivazione in ordine ai criteri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente un generico riferimento all'adeguatezza della sanzione, mentre il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con il semplice richiamo all'assenza di manifestazioni di autocritica e ripensamento da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2021 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Michele Romano;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Lettieri Nicola, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Milano ha confermato la sentenza de…

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