Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33785 del 2 agosto 2013

ECLI:IT:CASS:2013:33785PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato dalla forza di intimidazione del vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, costituisce elemento essenziale per la configurabilità del reato di associazione di tipo mafioso, a prescindere dalla ricostituzione di un sodalizio criminale già definitivamente accertato in precedenti procedimenti, essendo sufficiente la dimostrazione della riorganizzazione o "rivitalizzazione" di un clan storico della mafia, radicato nel territorio e dotato di una struttura gerarchica e di una forza militare, come desumibile da elementi quali la frequenza di incontri tra gli affiliati, il ritrovamento di un cospicuo arsenale di armi, il riconoscimento della caratura mafiosa del sodalizio da parte di altre organizzazioni criminali operanti nel medesimo contesto territoriale, l'omessa denuncia di episodi estorsivi e l'ostilità manifestata da altri gruppi mafiosi alla riorganizzazione del sodalizio. L'appartenenza dell'indagato al sodalizio mafioso può essere desunta da elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, quali il contenuto di conversazioni intercettate che documentano la sua piena e incondizionata messa a disposizione nell'interesse del sodalizio, la manifestazione di un'adesione permanente e volontaria alla programmazione criminale del gruppo, nonché il suo coinvolgimento in attività illecite riconducibili al programma delittuoso dell'associazione, come il traffico di sostanze stupefacenti. Tali elementi, unitamente alla negativa personalità dell'indagato e all'assenza di elementi che facciano venir meno le esigenze cautelari, giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in quanto unica idonea a fronteggiare il concreto e attuale pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 761/2012 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 01/06/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Catania, adito ex articolo 309 c.p.p., con l'ordinanza impugnata, deliberata il 1 giugno 2012, confermava quella emessa dal G.i.p. della sede, ch…

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